Belli e dannati

Marco Cassardo
Belli e dannati
Il popolo granata e l'arte della pazienza
Arezzo, Limina, 1998
Scheda | Recensioni

Belli e dannati è un viaggio nel sentimento granata. Quali sono le ragioni di un amore così violento e appassionato per una maglia che da cento anni naviga nella burrasca e qual è il clima che si respira sotto il cielo di quella metà di Torino che identifica nella Juventus e nella Fiat i nemici da battere? Il Toro non è una squadra di calcio: con i suoi antenati, i padri invincibili morti a Superga e gli eredi sempre alla ricerca della grandezza perduta, è diventato una religione con i suoi luoghi di culto. Belli e dannati, tra saggio e romanzo, è un percorso sentimentale attraverso racconti, partite, emozioni di tifosi illustri e gente comune. Il profumo è il campo Filadelfia, la felicità è la squadra più forte del mondo, la disperazione è la tragedia di Superga, la poesia è Meroni, l’ebbrezza è Torino-Cesena del settimo scudetto, il delirio è il derby dei tre gol in tre minuti, la maledizione sono i tre pali di Amsterdam, l’amore è la Marcia dei cinquantamila. Una passione che è come una folata di vento che ti coglie all'improvviso e ti spara in faccia una nuvola di polvere. Chiudi gli occhi ma è già troppo tardi: ormai ti è entrata dentro.