Il vate e il football

Giammarco Menga
Sportivamente D'Annunzio
Il vate tra sport, giornalismo e letteratura
2016, Roma, Edizioni Croce
Scheda

“Già negli anni ’80 dell’Ottocento, d’Annunzio sperimenta il cosiddetto football grazie ad un pallone di cuoio inglese che gli fu riportato come souvenir dall’amico pittore abruzzese Francesco Paolo Tosti direttamente dall’Inghilterra. In realtà, però, non ama gli sport di squadra; d’altronde d’Annunzio è un individualista per eccellenza. Il forte legame con il calcio si consuma nel periodo di reggenza a Fiume quando il Vate è l’inventore del famoso scudetto tricolore ancora oggi cucito su tutte le divise nazionali italiane. Durante una partita tra legionari e fiumani, infatti, decide di far cucire sulle camicie azzurre dei legionari un triangolino bianco, rosso e verde (senza alcun fregio all’interno) che in quel periodo aveva anche una forte valenza politica. Voleva intendere la volontà italiana di riconquistare Fiume sotto il vessillo repubblicano, piuttosto che sotto quello monarchico” (Giammarco Menga, intervista).